La presenza di un aeroporto, sempre più grande e con sempre più voli, a ridosso della città impone una seria riflessione sul BILANCIO COSTI-BENEFICI.
E in un’area come quella lombarda, già tristemente ai vertici europei per MORTI causate dall’INQUINAMENTO, la riflessione dev’essere MOLTO SERIA.
Proviamo a riassumere la crescita dell’aeroporto con qualche numero a supporto (prenderemo in considerazione i dati dal 2006 al 2017):
– E’ il terzo aeroporto italiano per numero di passeggeri 12.334.277 dopo Fiumicino e Malpensa;
– E’ l’aeroporto italiano con la maggior crescita di passeggeri +135,17% (nel 2006 furono 5.244.794), nono in Europa considerando 82 aeroporti;
Malpensa è cresciuto del 2,50%, Linate ha subito una flessione del 1,90%;
– I tre aeroporti lombardi hanno avuto un incremento di 7.445.245 passeggeri, Orio ha contribuito a tale incremento con 7.089.483 (oltre il 95%);
Ndr. Intanto nel 2018 si è avuto un incremento di un ulteriore 4,9% (si sfiora la soglia dei 13.000.000 passeggeri);
(a questi numeri poi vanno aggiunte le 123.032 tonnellate di cargo merci, per complessivi 89.533 movimenti: 245 al giorno, festivi inclusi.
Colpisce un particolare, in questa vicenda: ancora una volta, al di là di sterili rassicurazioni e promesse in incontri preelettorali, i cittadini – perchè questo sono i comitati – devono rivolgersi alla Procura perchè il problema venga sollevato in modo serio davanti a un’Autorità.Comunque la pensiate, e il nostro Comitato vede con estremo favore un’azione che può mettere in discussione l’intoccabile e innominabile privilegio del profitto sulla qualità della vita, è il dialogo che manca.E questa è già una sconfitta per la rappresentanza democratica.
