COMUNICATO CONGIUNTO associazioni e comitati di quartiere di Bergamo
È stata recentemente resa pubblica una dichiarazione di Trenord che, in base alle previsioni della piattaforma Darwin, si pone l’obiettivo di intercettare il 12-13% dei 13,5 milioni di passeggeri (dato 2019) in transito dallo scalo aeroportuale di Orio al Serio per “metterli sul treno”, ipotizzando cioè 1,7 milioni di passeggeri per la futura nuova tratta ferroviaria.
I loro cugini ferrovieri di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) erano stati ancora più grandi nelle previsioni: nella Premessa al Progetto di realizzazione del treno per Orio si sono spinti ad una previsione del 30% degli utenti dello scalo, il che significherebbe 4,5 milioni di passeggeri per il treno.
L’impressione complessiva è però che si tratti di numeri del lotto che qualcuno, senza un’analisi critica su basi oggettive, riporta come veritieri anziché come semplici auspici. E se si verificano nel dettaglio i dati che sono stati assunti come fondamento di queste previsioni, risulta che le cose potrebbero anche andare molto diversamente.
Gli oltre 13 milioni di passeggeri del 2019 alla base delle previsioni sono infatti il frutto di una palese VIOLAZIONE del limite massimo di sviluppo previsto dal Piano di Sviluppo Aeroportuale vigente: il Decreto Ministeriale autorizzativo ne prevedeva 6.174.000; vi erano inoltre indicati precisi limiti territoriali e di popolazione esposta, tutti ampiamente superati.
Il Nuovo Piano di Sviluppo 2030 – che vorrebbe ampliare ulteriormente il numero dei voli -, a quasi 4 anni dalla sua presentazione, non ha ancora ricevuto il benestare dei competenti Ministeri: una prova della presenza di grossi problemi di compatibilità ambientale, riconosciuti anche dal Comune di Bergamo (che infatti lo ha bocciato).
Il dato di partenza su cui poggiano le previsioni di utilizzo del treno non ha quindi alcuna certezza di essere confermato per il futuro.
Ma, anche nel caso in cui si confermassero 1,7 milioni di passeggeri annui come ipotizzato da Trenord, vanno considerati altri dati oggettivi:
– il progetto di realizzazione dell’opera costerà molto più di 200 milioni di euro per 6 km di binari
– prevede un treno ogni 15 minuti per un totale di 160 treni al giorno da e per l’aeroporto.
Se ne ricava che 1,7 milioni di passeggeri annui, distribuiti sulle 160 corse, farebbero 29 PASSEGGERI A CORSA.
Un treno intero per 29 passeggeri? Che occuperebbero la metà di un autobus?
Significherebbe che, oltre ai 200 milioni di soldi pubblici per la realizzazione della nuova linea ferroviaria (tasse dei cittadini e prestiti dall’Europa che dovremo restituire), dovremmo mettere in conto un enorme deficit di gestione, differenza tra i costi di funzionamento del servizio e il prezzo dei biglietti. Va inoltre considerata la competitività delle tariffe degli autobus che già portano gli utenti di Orio a Milano, partendo comodamente dall’ingresso dello scalo e non a 400 mt da esso come avverrà invece con il treno.
Non è un caso se, anche se obbligatoria per legge, NON ESISTE UN’ANALISI COSTI/BENEFICI riguardo al progetto della ferrovia per Orio. Un’opera che, oltre a creare notevoli danni ambientali per dove è concepita, non avrebbe quindi una sostenibilità economica.
Ma il treno non è un bus elettrico facile da togliere se e quando non serve più; una volta realizzata, una linea ferroviaria non si può smantellare come niente fosse.
Non meno importante è il fatto che questo collegamento andrà ad innestarsi e a gravare su una tratta ferroviaria, la Bergamo- Milano, già oggi satura e soggetta a innumerevoli disservizi – ritardi e guasti vari – di cui i pendolari sono testimoni quotidiani.
È davvero singolare che in tutti questi anni non sia stato possibile recuperare risorse per risolvere l’inadeguatezza del servizio per almeno 20 mila pendolari al giorno e che si sprechino risorse immani per un’opera di cui esistono solo auspici a che serva davvero.
Si dice che il treno toglierà auto dalla strada, e per questo è un mezzo ecologico, Certamente 4mila passeggeri al giorno “messi sul treno” potrebbero ridurre il numero di auto, va però considerato che ogni movimento aereo (decollo o atterraggio) emette nell’aria l’equivalente di oltre mille auto non catalizzate: il risparmio in termini di inquinamento sarebbe pari a quello di 2 aerei sugli oltre 230 che oggi volano a OrioI. Briciole.
E allora una proposta:
se tutti questi “auspici” si dimostrassero poi, come riteniamo probabile, del tutto infondati, i nostri Amministratori pubblici – Comune, Provincia, Regione -, che hanno sostenuto e sostengono quest’opera senza una prova oggettiva di efficacia, pronti a sacrificarvi la vivibilità di un intero quartiere di Bergamo, SONO DISPONIBILI A PAGARE DI TASCA PROPRIA LA DIFFERENZA TRA I COSTI EFFETTIVI E QUELLI PREVISTI?
O come al solito pagheranno i cittadini in termini di salute e denaro ?
Comitato di quartiere Campagnola
Comitato di quartiere Boccaleone
Comitato BergamoBeneComune
Comitato“treno sì ma non così”Mozzo e Curno
Associazione “perilVillaggio aps” Villaggio degli Sposi
Associazione “Colognola per il suo futuro”
Associazione “Ambiente e Salute” S. Tomaso de Calvi
Associazione NaturalMente